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Farmaci: scadono 14 brevetti, la spesa potrebbe dimezzare

Farmaci Redazione DottNet | 25/09/2017 13:41

Il mercato complessivo vale oltre un miliardo

Sono 14 i brevetti di farmaci in scadenza entro l'anno, con un mercato complessivo di oltre un miliardo di euro e questo, secondo i dati dell'Associazione nazionale delle industrie dei farmaci generici (Assogenerici), potrebbe portare sul mercato farmaci equivalenti in grado di dimezzare la spesa per questi prodotti.

A fine 2016, inoltre, è scaduto il brevetto di uno dei primi farmaci anticancro 'intelligenti', basato sulla molecola Imatinib, e il generico è disponibile dal marzo 2017. "Se fino ad allora il costo di una pastiglia era di 15 euro e quello di un mese di terapia si aggirava sui 1.800 euro, con l'arrivo del generico i costi sono ridotti rispettivamente a 1 e a 45 euro circa, con un risparmio di oltre 200 milioni l'anno", ha osservato Carlo Gambacorti, direttore del dipartimento di Ematologia dell'università di Milano Bicocca e dell'ospedale San Gerardo di Monza. Quest'ultimo è stato fra i primi ospedali ad adottare l'Imatinib generico.

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"Mi sarei aspettato - ha rilevato Gambacorti - di vedere le farmacie ospedaliere piene del generico dell'Imatinib, ma molte continuano a utilizzare il farmaco originale". Le ripercussioni sui costi sono facili da immaginare, ha rilevato, considerando che il Italia circa 10.000 pazienti sono in cura con questo farmaco. A bandire la gara per sfruttare questa occasione di risparmio sono stati finora Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Veneto e Piemonte. Situazione simile per il farmaco antiepilettico Pregabalin, con un mercato da 150 milioni di euro. I relativi generici sono in commercio dal settembre 2015, ma finora il mercato riguarda appena 500.000 confezioni, per una spesa di 4 milioni.

Tra gli altri farmaci i cui brevetti sono scaduti o in scadenza due sono in Classe C (tadalafil per le disfunzioni erettili e l'antiallergico olopatadina cloridrato), due in Classe H (l'immunosoppressivo abatacept e l'antibiotico ertapenem) e tutti gli altri in Classe A, ossia rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Tra le molecole di largo consumo ci sono la rosuvastatina sale di calcio (mercato di oltre 280 milioni), seguita dalla dutasteride utilizzata per l'iperplasia prostatica benigna (oltre 160 milioni) e l'antipertensivo olmesartan medoxomil (quasi 300 milioni).

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